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Segno zodiacale

I pianeti dominanti: Urano e Saturno

Urano fu scoperto nel 1780 dall’astronomo inglese William Horchel. Questo pianeta si muove in senso contrario rispetto agli altri pianeti, e ciò gli ha valso l’appellativo di rivoluzionario. Il suo linguaggio simbolico è molto espressivo e si lega bene all’inconscio collettivo e individuale. I suoi riscontri, infatti, risultano immediati, netti, trasparenti. Esso è in relazione con i cambiamenti rapidi, le azioni improvvise, con il radicalismo, con l’eccentricità. Ma anche con la tecnica e il progresso, con l’elettricità. In campo medico si associa alla psichiatria e alla psicologia. In campo generale all’aeronautica e ai voli spaziali.

La posizione di questo pianeta in un tema è importante, segna il soggetto con l’imprevedibilità, l’originalità, con l’assolutismo. Anche i suoi transiti sono di estrema importanza e indicano chiaramente i settori in causa e i cambiamenti che possono avvenire. È correlato al sistema nervoso, agli incidenti, agli interventi chirurgici. Il glifo di Urano si compone di due semicerchi separati da una croce; l’estremità inferiore del suo braccio perpendicolare, che è quello del tempo, termina con un piccolo cerchio. Il suo geroglifico significa dunque: rottura di un ciclo di manifestazione sotto l’impulso creatore che genera un nuovo ciclo.
I cambiamenti indicati dal transito di questo pianeta, sono di solito all’insegna del mutamento improvviso, bisogna rendersi conto che qualche fatto traumatico cambia la vita di un soggetto. Chi porta Urano nel tema, in prossimità dell’Ascendente soprattutto, ma comunque in posizione preminente, noterà nella propria esistenza un mutamento in qualche settore di vita, sia positivo che negativo (a seconda dei transiti del momento), che avverrà ogni 7-8 anni. Saturno era identificato dai Greci con Crono, il dio del tempo; pertanto il pianeta ne riprende la simbologia rappresentando il tempo con i suoi elementi, quali la concentrazione, la contrazione, la fissazione, la condensazione e l’inerzia. Gli antichi definivano l’età di Saturno il periodo d’oro che portò l’armonia sulla Terra.
In Italia, Saturno, era il dio della semina. Celebri i Saturnali, i riti svolti in onore del dio. Essi celebravano il solstizio d’inverno, momento dell’anno in cui il Sole entra nella costellazione del Capricorno. Prima del regno di Giove, Saturno era il Signore del Cielo e della Terra. Per timore che si avverasse la profezia secondo la quale il dio sarebbe stato spodestato da uno dei suoi figli, Saturno li ingoiò tutti; ma la madre Rea riuscì a nasconderne uno, Giove, dando al marito da ingoiare una pietra avvolta nelle fasce del neonato. Giove fu allevato da alcune ninfe a Creta, e quando divenne adulto spodestò il padre realizzando così la profezia. Risalendo a questo mito, l’astrologia attribuisce a Saturno il ruolo della difficoltà, della saggezza e della maturità.
In un tema natale esso indica le scelte consapevoli, la disciplina interiore e la forza di affrontare gli ostacoli della vita. L’influenza saturnina aiuta a liberarsi dalle prigioni interiori che l’individuo tende a costruirsi attraverso i legami materiali. In un oroscopo maschile indica un rapporto di eccessiva dipendenza o di conflittualità con la madre. In una carta del cielo femminile è il rapporto con il padre che è vissuto con molte difficoltà.

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